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  • COPPELIA PROJECT

    Bambola meccanica e illusione, corpo spezzato, fuori asse, appeso come una marionetta: Coppelia project riporta, con questo assolo della coreografa Caterina Mochi Sismondi, l’attenzione al tema dell’identità, della maschera che ciascuno di noi indossa e della donna vista nella sua fragilità ma anche nella sua forza, grazie ai differenti ruoli che è in grado di rivestire. Ispirato al balletto Coppelia – La ragazza dagli occhi di smalto, la danzatrice e acrobata Elisa Mutto porta in scena questa nuova creazione di compagnia in cui vengono unite e armonizzate tecniche della danza e della contorsione alla sospensione capillare, che consiste nel sollevarsi dal suolo stando appesi solo per i capelli, grazie anche al lavoro del rigger e artista Michelangelo Merlanti. La musica, a partire dalle note di Delibes è curata dalla musicista Bea Zanin e ripropone temi del balletto, con interferenze di elettronica e composizioni live.

    Ideazione e partitura del movimento Caterina Mochi Sismondi
    Performance Elisa Mutto
    Rigging Michelangelo Merlanti
    Musiche originali tratte dal balletto Coppélia Leo Delibes
    Musica live ed elettronica Beatrice Zanin
    Foto Andrea Macchia
    Produzione Centro di produzione blucinQue/Nice
    in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
    durata 15′

    COPPELIA PROJECT long version

    Bambola meccanica e illusione, corpo fuori asse, appeso e inerme, come una marionetta che cerca il modo di immedesimarsi e allo stesso tempo di liberarsi: Coppelia project riporta, con questo lavoro della coreografa Caterina Mochi Sismondi, l’attenzione al tema dell’identità, della maschera che ciascuno di noi indossa e della donna vista nella sua fragilità ma anche nella sua forza, grazie ai differenti ruoli che è in grado di rivestire. Ispirato al balletto Coppelia – La ragazza dagli occhi di smalto, la danzatrice e acrobata Elisa Mutto, insieme ai performer Michelangelo Merlanti, Filippo Vivi e Vladimir Ježić portano in scena questa nuova creazione di compagnia, in cui vengono unite e armonizzate tecniche della danza classica e contemporanea, della contorsione e sospensione capillare e commistioni che vogliono mettere l’accento sul corpo e la sua frammentazione. La musica, a partire dalle note di Delibes, è curata dalla musicista Bea Zanin e ripropone temi del balletto, con interferenze di elettronica e violoncello.

    Ideazione e partitura del movimento Caterina Mochi Sismondi
    Performance Elisa Mutto, Michelangelo Merlanti, Vladimir Ježić, Filippo Vivi
    Rigging Michelangelo Merlanti
    Musiche originali tratte dal balletto Coppélia Leo Delibes
    Musica live ed elettronica Beatrice Zanin
    Direzione luci Massimo Vesco
    Foto Andrea Macchia
    Produzione Centro di produzione blucinQue/Nice
    in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
    durata 50′